Da un lato la povertà, quella estrema, che da un po’ di anni colpisce al cuore il nostro Paese: persone che hanno bisogno di aiuto per trovare un luogo dove abitare degno di essere chiamato casa, generi alimentari, cure mediche e vestiti. Dall’altro le eccedenze di magazzino, beni nuovi spesso non immessi sul mercato. E poi un’idea semplice, sollecitata da chi opera sul fronte caritativo: far incontrare chi produce e chi può distribuirli a chi ne ha bisogno.

Nasce così il Progetto “Golden Links: i legami sono oro”, con la collaborazione di grandi aziende e attori dell’impegno sociale: una bellissima storia che racconta come fattori tra di loro diversi, quali ad esempio le eccedenze di produzione, la fragilità di donne emarginate e di detenuti possano dar luogo ad una nuova economia di Valore.

Il progetto ha fatto della fragilità la sua forza, infatti sono proprio le persone in condizioni di fragilità sociale che smistano e confezionano i beni donati destinati a persone altrettanto fragili.

Il progetto è giunto alla sua quarta edizione attivando, nel 2021, numerosi elementi di innovazione a contrasto delle povertà.